1. |
Naturale
04:29
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NATURALE
Hai visto già
le nuvole
hai fatto caso che
la loro forma
diventa un animale e poi laggiù
un volto qualche cosa che confonde
e poco dopo non lo vedi più
Naturale.
Hai visto già
la neve
che quando cade
tutto copre
e la città diventa bianca e
tutto si nasconde tra i pensieri
che diventano qualcosa di
Naturale, così
naturale.
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2. |
L'assenza
03:20
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L’ASSENZA
Nei miei sogni tu hai
una faccia dipinta di nero
e un sorriso
che non cambia mai
e difese non ha
Nei tuoi sogni io ho ancora
le mie mani dipinte di rosso
è il mio sangue che
scorre dentro
e disegna una strada
Nei miei sogni tu sei
una frase che non ha parole
non ha gesti né
sguardi dolci
è l’essenza di te
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3. |
Lou Reed
05:11
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LOU REED
Il mio amico George
per tutta la notte
ooohhh bambino
fuori da nessuna parte
Nuove sensazioni
volti e nomi
spegnere la luce
L’uomo di New York
non sono stato io
le stelle di New York
vecchio mio
Non c’è tempo pensaci
rabbia cieca
un regalo, un sogno
credo nell’amore
ti ricordo
casa mia giorno perfetto
cuori leggendari
canzone triste
l’uomo stupido tradito
L’uomo di New York
non sono stato io
le stelle di New York
Nota:
Il testo è realizzato usando la tecnica del "cut-up" e i titoli di venticinque canzoni di Lou Reed (tecnica famosa negli anni sessanta grazie a William Burroughs e utilizzata anche da David Bowie nel suo periodo berlinese).
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4. |
Il geco
06:01
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IL GECO
Va via di corsa
sul muro
non guarda dietro
se qualcuno lo segue
ha visto una farfalla
distante poco più
di una parete
e sa già cosa fare
sa già come arrivare
Non ha vite in prestito
e per questo scappa sempre
ha occhi scuri, la pelle trasparente
Va via di corsa
sopra i rami del sambuco
non resta fermo
se qualcuno fa una foto
Non ha storie in prestito
e per questo scappa sempre
E lo sa
che l’attesa non è
tempo perso ma una nuova meta
Va via di corsa
lungo il muro
e si nasconde
dentro una fessura
Non ha storie in prestito
e per questo scappa sempre
E lo sa
che l’attesa non è
tempo perso ma una nuova meta
Va via di corsa
va via
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5. |
Carovane
03:20
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CAROVANE
Sai
da questa strada
non vedi
il cielo, non vedi il blu
ma so
che andando avanti
dietro una curva
ritornerà
ai lati niente alberi
deserti che ricordano
il tempo dei nativi americani
e delle corse all’oro
la polvere che si alza
e poco più in là
carovane
Qui
la strada è sempre dritta
e tu non vedi
mai le case
e ti chiedi se
la gente cerca ancora
la fortuna
o non ci crede più
ai lati benzinai
e motel con le luci
colorate
e gli animali emigrano imitando le
carovane
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6. |
Pesci
05:58
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PESCI
I pesci escono
dall’acqua
a guardare il tempo
e poi scompaiono
I pesci saltano
fuori, asciugano pensieri
e si riflettono nell’acqua
quasi come stelle
Poco distante da qui
c’è chi non sente
questo silenzio
e più distante c’è chi
corre distratto
senza sapere
che un altro mondo c’è
Sulle panchine le
formiche vanno giù di corsa
non fa paura più l’altezza
non se ne stanno lì
E verso sera poi
nell’acqua i pesci saltano
e sembrano contenti
di luccicare un po’
le code come stelle
Poco distante da qui
c’è chi non sente
questo silenzio
e più distante c’è chi
corre distratto
senza sapere
che un altro mondo c’è
e più distante
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7. |
Irene
02:08
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IRENE
Irene ha un sogno
e vola via
apre le ali da libellula
e se dentro l’acqua rinasce
lei fuori si perderà un po’
Irene sa
volare via
e se guarderà lontano
si scoprirà un po’ più grande
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T.M.O. Barcellona Pozzo Di Gotto, Italy
L’idea dei T.M.O. nasce nel 2012 dall'incontro tra la cantautrice Rosa Mangano e il poeta Marco
Annicchiarico.
Solo sul finire del 2013 il progetto prende forma con l’ingresso di Emanuele Torre (chitarra, ora sostituito da Paolo Furnari), Ennio Corica (batteria) e Gianluca Saporita (basso).
Tre generazioni diverse in un genere che strizza l'occhio all'art rock e alla poesia delle piccole cose.
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